Amphicoma carcelii (Laporte, 1832)

pagina a cura di Guido Sabatinelli
con il contributo di Maurizio Gigli

Amphicoma carcelii Bosco di Manziana (RM), foto F.Sandel

Lunghezza 10,5-13 mm. Corpo largo; testa e pronoto bronzei, elitre concolori o verdi a riflessi bronzei o bronzo dorato; a volte interamente verdi (ab. duponcheli Luigioni) o blu (ab. laportei Leoni). È stato ripetutamente erroneamente indicato che in Amphicoma carcelii le tibie mediane sono munite di un solo corto sperone terminale mentre è evidente che gli speroni, anche se di dimensioni ridotte, sono due, come si può chiaramente vedere dall'immagine qua sotto.

Amphicoma carcelii speroni apicali delle mesotibie, foto G.Sabatinelli

Amphicoma carcelii sembra complessivamente più frequente oggi che in passato. È presente in Lazio, Campania, Abruzzo e Molise dal livello del mare fino ad almeno 1200 m di quota. Si trova generalmente nei parti con vegetazione erbacea piuttosto bassa (tipicamente nei pascoli montani, ma sempre presso vegetazione arborea o arbustiva). Ma sotto questo aspetto è sicuramente una specie euriecia (che si adatta a vari ambienti).
Nel Lazio è abbastanza comune ed è stata osservata da Maurizio Gigli e altri entomologi in:
- piccolo prato relativamente umido in una radura del bosco misto su Monte Gennaro, intorno a 900 m, in ambiente mediamente pascolato, con cespuglietti sparsi di prugnolo e rovi;
- piccolo altopiano di montagna nei pressi di Cervara, a 1100 m, pascolato prevalentemente cavalli e mucche, con piccoli alberi radi di Crataegus, nocciolo, ecc., circondati da cespugli di uva spina, ribes, prugnolo;
- castagnete di Collegiove e dintorni (intorno a 1000 m), si tratta di boschi umidi coltivati per le castagne, con grandi alberi distanziati e estesa copertura erbacea del suolo del sottobosco;
- radure, e sul bordo dei sentieri, nelle faggete di Fiumata (1000 - 1200 m e oltre), sempre sulle erbe;
- in condizioni analoghe, nei castagneti dei Colli Albani (600-800 m);
- sulle erbe all'interno delle siepi, prevalentemente di olmo, quercia, salice, sambuco, che costeggiano i fossi e ruscelletti tra i campi coltivati delle colline intorno a Roma (es. vicino a Prima Porta);
- prati con pascolo molto intenso del Campo di Segni, Monti Lepini, particolarmente abbondanti sul versante esposto a Est di questa conca erbosa tra i boschi.

bitopo a Campo di Segni, foto M.Gigli
biotopo a Prataglia Cervara, foto M.Gigli


Gli adulti sono attivi la mattina per poche ore da circa le 10:00 alle 12:00 (ora solare). I maschi appena usciti dal suolo, si arrampicano sulle erbe per poi spiccare il volo. Dopo un breve periodo in cui è svolazzano con traiettorie curve (praticamente girano in tondo in cerca delle femmine), a non piuù di mezzo metro d'altezza, gradualmente si posano per terra o sulle erbe basse e si trovano o mentre deambulano speditamente tra l'erba stessa alla ricerca delle femmine oppure fermi in un punto. Poi tendono a prevalere gli individui in accoppiamento. Tutti tutti gli accoppiamenti sono stati osservati o sul terreno o sulle erbette basse, a un paio di cm da terra. A volte gli esemplari sono così numerosi che bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi per non schiacciarli. Dopo un po', gli esemplari spariscono tutti così come sono apparsi probabilmente rintanati nel terreno per passare la notte (osservazioni di Maurizio Gigli).

Ecco come il celebre entomologo romano Paolo Luigioni descrive la scoperta e i costumi di questo insetto: "Appassionato cultore degli studi entomologici, dedico, da oltre un decennio ...... continua

Amphicoma carcelii foto Maurizio Gigli
Amphicoma carcelii foto Maurizio Gigli
Amphicoma carcelii foto Maurizio Gigli
Amphicoma carcelii foto Maurizio Gigli




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