Biologia dei Glaphyridae

pagina a cura di Guido Sabatinelli

La maggior parte dei Glaphyridae sono forti volatori attivi durante il giorno, frequentano i fiori. Fanno eccezione le Amphicoma, a cui appartengono le specie italiane, che non sono si cibano di polline e gli adulti volano bassi sulle piante erbacee in cerca delle femmine che si trovano al suolo o sugli steli.

Pygopleurus orientalis foto G.Sabatinelli
Eulasia rittneri foto Oz Rittner
Glaphyrus comosus foto Oz Rittner

Ampi studi delle relazioni tra i "fiori rossi a coppa" (Anemoni, Ranuncoli, Papaveri) e i glafiridi sono stati condotti in Israele; da questi risulta che i glafiridi sono gli impollinatori primari di Anemone coronaria, Papaver rhoeas, Ranunculus asiaticus e Tulipa agenensis.
Le loro relazioni sono così strette da suggerire una convergenza evolutiva dei "fiori rossi a coppa" del Mediterraneo orientale con i glafiridi, e questo concorda con fatto che il centro di speciazione del genere Eulasia e Pygopleurus è situato in questa regione.
La successione temporale tra le specie di glafiridi del Levante coincide con la sequenza di fioritura delle varie specie di fiori.

Pygopleurus israelitus foto G.Sabatinelli
Eulasia genei foto G.Sabatinelli
Pygopleurus israelitus foto G.Sabatinelli

Tranne per alcune specie, la biologia preimmaginale dei glafiridi è poco nota. Le larve vivono nel suolo alimentandosi di radici o sostanze in decomposizione. In America le larve del genere Lichnanthe vulpina si nutrono delle radici del mirtillo riducendo la produttività della pianta e possono causare ingenti danni economici. Per il controllo di questo glafiride sono stati sintetizzati feromoni femminili che vengono utilizzati nelle trappole.

Pygopleurus israelitus foto G.Sabatinelli

Durante la mia permanza in Giordania ho tenuto in cattività gli adulti di molte specie di Glaphyridae per studiarne il comportamento.
Ho utilizzato barattoli riempiti a metà con terriccio e infilata al centro una provetta con acqua per sostenere anemoni e ranuncoli.
Gli adulti non sembrano affatto disturbati dall'ambiente confinato continuando a nutrirsi e accoppiarsi. Gli insetti si raggruppano numerosi attorno alla parte centrale del fiore nutrendosi di polline che raccolgono freneticamente con i palpi ma mangiano anche i pistilli recidendoli; in alternativa ai fiori si nutrono anche di polpa di mela e banana.
L'accoppiamento può durare molte ore restando accoppiati per l'intera notte all'interno del fiore che si chiude proteggendoli. Durante la notte gli esemplari che sono sul terreno non si interrano ma si riparano sotto i detriti superficiali.
In cattività con alimentazione costante, ho osservato i maschi adulti vivere fino a 3 settimane e le femmine oltre un mese mentre in natura dopo la fioritura delle piante ospiti che non dura più di 2 settimane è impossibile trovare esemplari attivi.


Indietro