Morfologia dei Glaphyridae

pagina a cura di Guido Sabatinelli

I Glaphyridae sono un complesso di 6 generi che raggruppano circa 190 specie di scarabeidi colorati vivacemente e pelosi, distribuito in modo discontinuo nell'area oloartica.

La lunghezza del corpo varia da un minimo di 7 (genere Solskiola) a un massimo di 25 mm (genere Glaphyrus), forma spesso allungata, raramente ovoide (Glaphyrus), colore verde o rameico, ricoperti da densi peli, moderatamente lunghi; antenne di 10 segmenti con clava di 3; occhi completamente o parzialmente divisi dal canthus; mandibole prominenti oltre l'apice del labbro; pronoto convesso, subquadrato densamente punteggiato, liscio; elitre allungate, spesso deiescenti all'apice, senza strie; pigidio dei maschi sporgente oltre l'apice delle elitre; scutello a forma di "U" (larga o stretta) o di "V".

Tibie anteriori dentate al margine esterno, apice con o senza sperone; parte ventrale dei tarsi anteriori dei maschi modificati a pettine, unghie uguali e liscie. Ali ben sviluppate.

Addome con 6 sterniti liberi e 8 coppie di spiracoli; spiracoli I-VI o I-VII situati nella membrana pleurica, spiracoli VII o VIII situati nei tergiti.

Segmento genitale maschile sviluppato, sclerificato complessivamente tubulare, formato da uno sternite lanceolato e da due estesi preurotergiti dorsalmente continui. Fallobase tubulare (non omologa a quella dei Geotrupidae), parameri semplici, simmetrici nella maggior parte delle specie, subsimmetrici nelle specie orientali del genere Amphicoma. Scerificazione del lobo mediano semianulare, continua dorsalmente con una coppia di lamine mediane esili, allungate, espanse all'estremità libera. Frazione basale del sacco interno provvista di almeno due lamelle sclerificate, conformate a parete conica più o meno completa (carattere presente anche negli Scarabaeidae), una delle quali può assumere, come nel genere Amphicoma o in alcune specie del genere Eulasia un notevole sviluppo longitudinale, sporgere oltre i parameri anche in posizione di riposo, e simulare un flagellum.

Armatura genitale femminile presenta una coppia di palpi genitali e due styli liberi perfettamente sclerificati (vedi immagine) a volte fusi in un unico pezzo. L'apparato spermatecale è costituito da un ductus che si diparte dal diverticolo sagittale dell'ovidutto comune il quale presenta subterminale un manicotto sclerificato cilindrico che a sua volta si prolunga in una porzione terminale membranosa a fondo cieco, apparentemente ghiandolare (glandula receptaculi).

Scleriti genitali femminili di Eulasia rittneri da Uliana & Sabatinelli

Le larve sono scarabaeiformi (cilindriche e a forma di C) con fessura anale trasversale, posizionata sul dorso dell'ultimo segmento addominale; zampe ben sviluppate formate da 4 segmenti, prive di organi stridulatori.


larva di Pygopleurus da Medvedev


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