Lucanidae italiani
pagina a cura di: Guido Sabatinelli
Nella tavola qua sotto sono presentate le differenti specie di Lucanidae della fauna italiana con le dimensioni relative che variano da un massimo di 85 mm per Lucanus cervus a un minimo di 5-7 mm per Aesalus scarabaeoides. Le facies sono assai caratterische e molte specie si riconoscono a occhio nudo e non occorrono chiavi di identificazione.
Problematica può essere la distinzione delle forme minori di Lucanus cervus con L.tetraodon. Franciscolo (1997) le distingue come segue:
1. Dente maggiore mediano delle mandibole del maschio situato nella metà distale; angoli posteriori del pronoto in entrambi i sessi con angoli smussati, lati non sinuosi avanti gli angoli; clava antennale quasi sempre composta dagli ultimi 4 antennomeri nei due sessi fino ad un massimo di 7 antennomeri; tegumenti generalmente con punteggiatura poco densa e che appaiono per tanto poco opachi; edeago con parameri in visione laterale incurvati apicalmente; larva con raster con un'area di spinule estesa molto oltre le spinule maggiori, ultimo antennomero lungo due volte la sua larghezza ---> Lucanus cervus
- Dente maggiore mediano delle mandibole del maschio situato nella metà basale; angoli posteriori del pronoto in entrambi i sessi a angoli netti, lati sinuati avanti gli angoli; clava antennale quasi composta dagli ultimi 5-6 antennomeri nei due sessi; tegumenti con punteggiatura molto densa e che appaiono per tanto nettamente opachi; edeago con parameri in visione laterale poco incurvati apicalmente; larva con raster composto da spinule frammiste a spine maggiori, ultimo antennomero più lungo (X 2,25 volte) la sua larghezza ---> L.tetraodon